Student of fourth linguistic high school, I offer tuition to children of the same age and younger

Learn more about Carlotta

• Cosa ti ha fatto appassionare a questa lingua? Origini familiari, interesse personale, un insegnante ispirante o magari un grande amore?

  L'inglese è da sempre parte di quello che sono, la mia personalità, le mie abitudini, il mio carattere, mi sono sentita dire persino che "sei italiana solo sulla carta praticamente". La passione è dunque legata al contesto più che al livello linguistico in sé, che chiaramente segue di pari passo. Parte della mia famiglia abita in Inghilterra e ho avuto la fortuna di crescere con un cugino che, trasferitosi di fronte a casa mia, nel mentre che imparava da me l'italiano, io imparavo da lui l'inglese. Sul mio percorso ho inoltre incontrato maestre e professoresse di inglese che mi hanno saputo dare molto più di semplici regole grammaticali: l'amore per una cultura e l'ambizione di farla mia.

• Quale personaggio, storico o inventato, secondo te rappresenta in pieno la cultura legata a questa lingua?

  La prima persona che mi viene in mente quando penso alla parola "Inghilterra" è Winston Churchill, politico e letterato di grande spessore vissuto nello scorso secolo, che ha saputo portare i valori della cultura inglese a prevalere su quelli del decadimento morale contemporaneo, collaborando in modo sublime con HM the Queen Elizabeth II e prima di lei suo padre HM the King George VI, creando quel ponte generazionale che in seguito la regina stessa ha saputo gestire con i suoi successori fino alla sua morte, passandolo indirettamente al popolo inglese.

• C'è una parola, un'espressione, una tradizione o un'abitudine culturale che ti diverte o ti fa ridere?

  La tradizione culturale che ho sempre trovato buffa, è la loro espressività, un po' al pari della gestualità italiana insomma! Espressioni tipicamente accompagnate da interiezioni buffe come "ouch", immaginatevi una persona che cade e anziché dire "ahi!" Dice "ouchh!!"; oppure il fatto che molto spesso usano le intercalari "like", che equivale al nostro "tipo" oppure "basically" (in pratica), o ancora "I mean" seguito da niente che vuol dire tutto.

• Perché per te è importante parlare questa lingua?

  Se vogliamo sorvolare il piano emotivo, sul piano pratico l'inglese è un ottimo alleato, non solo perché tutto il mondo diventa paese così, ma anche perché rappresenta un ottimo esercizio mentale, per evitare che il nostro cervello "vada in pensione" una volta lasciatosi lo studio alle spalle. L'inglese è una lingua relativamente semplice, poche sono le eccezioni e se ci sono molte seguono una linea che stabilisce l'eccezione, inserendola a sua volta in una sub-regola grammaticale. Fatta eccezione per i noiosi "irregular verbs" e i "phrasal verbs", posso assicurarvi che con l'inglese ci si diverte nell'apprendimento.

• Qual è, secondo te, la caratteristica più ostica che si incontra nell'apprendimento di questa lingua?

  La parte più ostica di questa lingua è forse quella di eliminare la tendenza a voler tradurre una frase letteralmente dall'italiano all'inglese, al 99% sarà sbagliata, poiché cambiano spesso l'ordine delle parti della frase (molto più rigido che in italiano), iniziare a pensare direttamente in inglese è la parte più difficile ma più bella una volta scoperti i trucchetti.

• Raccontaci un aneddoto divertente o particolare relativo alla tua formazione o ad una esperienza di lezione!

  Okay, qua vado sul sicuro... i falsi amici! Quante figuracce per colpa loro... maledetti!! La più recente risale a un annetto fa circa, in epoca di Covid chiedo a mio cugino se per volare in Inghilterra fosse necessario un "tampon" e lui mi rispose in modo ironico "do you have your period?" (hai il tuo "period"?) e io risposi "Christmas", inutile dire la figura quando è scoppiato a ridere: tampon è "assorbente", non "tampone" ("Covid test") e period era inteso come "mestruazioni" e non "periodo di tempo". CHE IMBARAZZO!

• Aiutaci a conoscerti meglio: parlaci delle tue passioni, dei tuoi viaggi, dei tuoi hobby!

  Mi dispiace dirlo.. ma sono una vera e propria secchiona! In senso buono però, adoro studiare, informarmi, fare della mia curiosità un'arma di battaglia, adoro il dialogo con persone che ne sanno più di me, perché penso che solo così posso davvero considerarmi "ricca" e posso aspirare ad essere un'insegnante competente e che può dare più di semplici regole ai miei studenti, voglio poter donare loro la passione e la curiosità che i miei insegnanti hanno dato a me, permettendomi di essere quella che sono adesso.
  Per quanto riguarda i viaggi, qua devo tutto ai miei genitori, avendo un camper da quando ho 3 anni, ho visitato praticamente tutta l'Europa, ho fatto esperienza di innumerevoli tradizioni, tra cui il Festival di Edimburgo, i Mercatini di Natale.. ho la passione per la lettura e la scrittura, se possibile meglio in alta quota in una baita di montagna, con gli sci pronti per essere usati su qualche pista innevata. Per quanto riguarda viaggi "culturali" e di istruzione, ho avuto di farne due in Spagna, ma quelli che sarebbero stati in programma per paesi francofoni e anglofoni purtroppo sono saltati a causa del Covid, ma spero di poter recuperare a breve!

• Cosa ti rende un vero Superprof, oltre alla capacità di parlare ed esprimerti in più lingue?

  Non so cosa mi potrebbe rendere "super" un giorno, per ora non sono ufficialmente neanche "prof", nonostante sia il mio sogno da sempre, ma inteso come insegnante su questa piattaforma, penso che la mia età sia un cavallo di battaglia, perché mi rende "aggiornata" sulle nozioni e i metodi di nuova scoperta e fresca su quelle apprese nel mio percorso di studi, ancora in corso.